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L’ultimo libro di Stefania Perna "Tra i tornanti dell’anima"

Redazione (Lunedì, 09-12-2019, Gaudium Press) L’autrice Stefania Perna nota per avere scritto molti libri di spiritualità con l’edizioni Segno, è giunta all’uscita di un altro libro che sarà nelle librerie per l’Avvento dal titolo «Tra i tornanti dell’anima» non è l’ultimo suo scritto perché per la Quaresima ne uscirà ancora un altro. I libri e la scrittura per la Perna sono sempre un continuo di novità.

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Stefania è laureata in lettere classiche, ha il dottorato in letteratura cristiana antica su sant’Ambrogio(presso l’università di Bari, citta in cui vive con il marito e 3 figli), è docente di lettere di ruolo, diplomata in pianoforte superiore, ed ha al suo attivo molte pubblicazioni, alcune come critico musicale e molte altre come credente.

Tempo fa è stata intervistata dalla testata cattolica Cristiani Today, nel corso di quell’intervista l’autrice invece, ha parlato agli ascoltatori del suo libro «50 preghiere per cercatori di speranza» e alla domanda di come è nato in lei il desiderio di scrivere libri, l’autrice ha risposto dicendo:

«Alcuni anni fa, ho iniziato a pormi tante domande esistenziali e a cercare le risposte, principalmente in 3 modi: 1) il dialogo con persone credenti di vari cammini (e ho scoperto che ci sono risposte che accomunano per così dire, quelli di CL e i focolarini, quelli del  Rinnovamento e i neocatecumenali: insomma risposte che possono essere ritenute valide, anche perché compaiono appunto trasversalmente in ogni spiritualità).

2) la frequentazione di catechesi (un ruolo fondamentale, ha avuto la catechesi dei 10 comandamenti di Rosini) che mi ha aperto il mondo della Scrittura.

3) la lettura della Parola e di tanti testi di grandi pensatori e santi (perché ci sono libri nei quali veramente si incontra l’anima di chi scrive e ci si riconosce amici, a livello profondo)».

«Tra i tornanti dell’anima» come si può notare già dalla copertina è ambientato in montagna, l’immagine scelta dall’autrice stessa unisce al simbolismo visivo dei tornanti, il concetto di seguire la Scrittura e di togliersi i calzari.

Nella prefazione troviamo scritto: «Montagna e Dio sono parole e sostanze che si richiamano a vicenda. Il Sinai era la montagna di Dio e della Legge e da sempre, l’uomo, vede nelle vette impervie delle montagne, una metafora del cammino verso la salvezza».

Questo testo non a caso esce in Avvento perché potrebbe essere di aiuto per quel periodo molto forte che ogni cristiano si ritrova a vivere, aiuta a riscoprire la preghiera come filo diretto che ci lega a Dio e la montagna può esserci di aiuto per ritrovare Dio nel silenzio e nella preghiera. (Rita Sberna)

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