viernes, 29 de marzo de 2024
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Chiara Corbella Petrillo una beata dei nostri tempi

Redazione (Lunedì, 17-03-2020, Gaudium Press) Chiara Corbella nasce a Roma il 9 gennaio 1984. Ha una sorella più grande di nome Elisa, grazie ai suoi genitori che l’hanno introdotta alla fede sin da piccola, da quando aveva 5 anni, cresce nel Rinnovamento nello Spirito ed impara a rivolgersi a Gesù come un amico e un fratello.

La fede e la storia straordinaria di Chiara sono state raccontate in un libro scritto da Cristiana Paccini e Simone Troisi «Siamo nati e non moriremo mai più» per l’edizioni «La Porziuncola».

Il processo diocesano della sua causa di beatificazione e canonizzazione, per l’accertamento dell’eroicità delle virtù, si è aperto il 21 settembre 2018 presso il Vicariato di Roma. I resti mortali di Chiara riposano nel Cimitero del Verano a Roma, presso la Cappella dell’Arciconfraternita del SS. Cuore di Gesù, al Riquadro 99.

Abbiamo incontrato suo papà, il signor Roberto Corbella che ci ha parlato di sua figlia Chiara, della sua vita e della sua fede.

«Chiara infatti – era una figlia normale – racconta Roberto, amava la vita, gli amici, gli animali e aveva degli hobbye come tante altre ragazze. Era una ragazza solare sempre attenta al prossimo».

Poi conosce Enrico (colui che diventa suo marito) durante un pellegrinaggio a Medjugorje. Il loro fidanzamento è stato un po’ travagliato tantè che Chiara scrive nei suoi diari, che quel periodo di crisi era stato più duro della malattia. Chiara ed Enrico si sono lasciati più volte per poi essersi ritrovati.

Il 21 settembre 2008 si sposano ad Assisi, a celebrare le nozze è il frate francescano Padre Vito (la loro guida spirituale). Ma gli anni da sposini diventano anni di dura prova a partire dalla sua prima gravidanza perché le prime due gravidanze sono state una sfida, un momento di prova. Entrambi i parti sono stati portati a termine anche se i bambini dopo la nascita sono rimasti in vita solo qualche ora, Chiara ed Enrico hanno vissuto tutto ciò con serenità. Avevano capito che i figli non sono dei genitori ma ci vengono dati in prestito ed è questo che gli ha permesso di vivere anche il funerale delle loro creature con gioia e pace nel cuore.

Arriva poi la terza gravidanza quella di Francesco, e per Chiara le prove non sono ancora finite perché al quinto mese di gestazione scopre di avere un tumore alla lingua. Anche qui fa una scelta ammirevole, piena di fede perché sceglie di rimandare le cure mettendo al primo posto la vita di Francesco.

«Chiara ha fatto un primo intervento con anestesia locale molto doloroso, durante la gravidanza – racconta Roberto – mentre il secondo intervento molto invasivo lo aveva rimandato dopo la nascita di Francesco».

Durante tutte queste sofferenze, la sua fede non è mai venuta a mancare, non si è mai ribellata ed arrabbiata con Dio, aveva un rapporto molto strano con Dio, parlava con Lui anche in romanaccio.

Francesco nasce il 30 maggio 2011 e Chiara nasce al cielo a mezzogiorno del 13 giugno 2012. Chiara è morta felice davanti al Santissimo Sacramento.

«Non so come si fa a morire felici- dice Roberto – ho visto mia figlia e non mi ritengo all’altezza sua, delle cose che ha fatto, ma è riuscita a farci vivere tutto con serenità e grazie ad essa abbiamo accettato anche la sua nascita al cielo».

La salita al cielo di Chiara ha portato e continua a portare tanti frutti di conversione e anche guarigione. Sono tante le persone che dicono di avere ricevuto un miracolo dopo averla invocata e chiesto il suo aiuto.

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Come ci si sente ad essere genitori di una beata?

«Ci si sente non all’altezza- dice Roberto – è una sorpresa perché un padre vede la propria figlia in maniera diversa, dopo averla tenuta sulle ginocchia per tanto tempo ma ci fa piacere vedere che tante persone traggono da Chiara un beneficio». (Rita Sberna)

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