jueves, 28 de marzo de 2024
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Dopo 25 anni, le lacrime della Madonna di Civitavecchia sono ancora un mistero nonostante Giovanni Paolo II ne fu un sostenitore

Redazione (Lunedì, 06-04-2020, Gaudium Press) La famiglia Gregori aveva ricevuto in dono dal parroco don Pablo Martin, una statua della Madonna che cominciò a lacrimare sangue. Il sacerdote l’aveva acquistata nel 1994 a Medjugorje.

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Ci furono altri eventi che coinvolsero la statua della Madonna come la trasudazione di olio ma tutto questo i Gregori, lo hanno sempre vissuto lontano dai mass media e nel riserbo più assoluto stando sempre in obbedienza alla Chiesa.

Monsignor Girolamo Grillo, in seguito alla beatificazione di Giovanni Paolo II avvenuta il 1° maggio 2011, decise di rompere il silenzio, raccontando i motivi che legavano Karol Woytjla alla Madonna di Civitavecchia.

Fu il 9 giugno 1995 che monsignor Girolamo Grillo, ricevette una telefonata dal segretario del Pontefice, il quale lo invitava a portare con se in Vaticano la statuetta della Madonna.

Da questo gesto così esplicito, si evince fortemente il fatto che Giovanni Paolo II ha sempre creduto nella lacrimazione della Madonnina di Civitavecchia, tantè che incoronò la statua e le pose in mano il rosario, soffermandosi quel giorno a lungo in preghiera.

Aveva esortato il vescovo Grillo ad essere più aperti ai segni del cielo: «Voi vescovi italiani, avete la testa dura». E ancora, a non dire nulla per il momento di quello che era avvenuto, ma che sarebbe venuto un giorno in cui avrebbe potuto dire al mondo che Giovanni Paolo II aveva venerato la Madonnina di Civitavecchia.

Il 20 ottobre 2000, Karol Woytjla ha inviato al vescovo Grillo, la testimonianza firmata del suo gesto, in qualche modo la Chiesa si sarebbe impegnata a riconoscere l’autenticità dei fatti di Civitavecchia.

Un altro fatto darebbe un altro segno positivo a favore della Madonnina di Civitavecchia e dei fatti che la vedono coinvolta da 25 anni: monsignor Grillo, negli ultimi giorni che il Papa si era aggravato, lo andò a trovare ma gli sembrava che non lo riconoscesse. Invece Giovanni Paolo II abbassò lo sguardo e per tre volte ripetette «Civitavecchia, Civitavecchia, Civitavecchia» e scoppiò a piangere.

A quella reazione di Giovanni Paolo II ancora oggi sorgono tante domande: che cosa voleva dire il Papa? Era preoccupato? Ci sono dietro dei segreti che noi non conosciamo?

Comunque in tutti questi anni, la Chiesa e le autorità hanno indagato sui fatti di Civitavecchia ed il sangue della lacrimazione della statuetta è stato esaminato: pare che dall’esame ematologico risulti essere di sesso maschile e sangue umano. Altri studi più approfonditi effettuati negli istituti di Medicina Legale dell’università La Sapienza, del Gemelli e dalla Criminalpol hanno rilevato che il sangue della Madonnina è sì maschile, ma con una forte componente propria di un sangue femminile.

Dobbiamo precisare che il vescovo Grillo all’inizio non credeva a queste manifestazioni e si oppose, ma poi ogni qualvolta egli si opponeva, la Madonna in qualche modo gli dava la prova per credere a tutto ciò che si stava verificando.

La famiglia Gregori è stata perseguitata dalla Polizia, ma quello che c’è d’importante in tutta questa vicenda è il messaggio che la Madonna vuol lasciare e che riportiamo dalle parole di Fabio Gregori: «La Madonna si è presentata coi titoli di Madonna delle Rose, Madre e Regina delle famiglie e della Chiesa. Si è rivolta all’umanità intera, alla Chiesa e a quella porzione di Chiesa che è la famiglia, ponendo questo suo intervento in collegamento col massaggio di Fatima.

Ci ha messo in guardia che Satana è potente e vuole scatenare l’odio, quindi la guerra per distruggere l’umanità. E per raggiungere questo scopo vuole abbattere la Chiesa di Dio, incominciando dalla piccola Chiesa domestica che è la famiglia, che è culla della società.
Tra il 1995 e il 1996 ha dato 93 messaggi, di cui due segreti per il nostro vescovo e un terzo per il Papa, in un ciclo di apparizioni pubbliche a mia figlia e a me». (Rita Sberna)

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