sábado, 20 de abril de 2024
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Le 7 opere di Misericordia che arricchiranno la tua Quaresima

Redazione (Giovedì, 14-03-2019, Gaudium Press) Papa Francesco ci ricorda spesso di essere misericordiosi con i fratelli, di imitare Gesù nelle sette opere di misericordia che la Chiesa ci raccomanda.

Credo che non c’è periodo migliore per sforzarsi ogni giorno di attuarle, soprattutto in quaresima.

Ma quali sono le sette opere di misericordia che la Chiesa ci chiede di mettere in pratica?

Le opere di misericordia sono: Consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, sopportare pazientemente le persone moleste, perdonare le offese, assistere gli ammalati e consolare gli afflitti, pregare Dio per i vivi e per i morti.

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Cerchiamo insieme di analizzarle uno ad uno, per entrare meglio nella ricchezza della misericordia che esse sono in grado di espandere nei nostri cuori.

Consigliare i dubbiosi

La prima opera di misericordia è quella di consigliare chi sta nel dubbio, chi vive la propria vita nella confusione e nello sconforto con la paura di sbagliare e di essere lasciati soli nel prendere delle scelte.

A volte la misericordia non sta nell’espandere consigli ma nel dare agli altri, il modo e il tempo di aprirsi, di sfogarsi, in una sola parola «ascoltarli».

Insegnare agli ignoranti

La «sapienza» non è cosa da poco e non la si ottiene sicuramente dai libri. Abbiamo il dovere di trasmettere la vera sapienza alle nuove generazioni, di trasmettere i valori della cultura, della civiltà, della sensibilità ecc … Tutti valori per i quali, l’umanità senza di essi, perderebbe se stessa.

Ammonire i peccatori

Bisogna ammonire i peccatori, attraverso gesti di misericordia e accoglienza senza farli sentire giudicati e condannati o peggio ancora «diversi» come nel caso di chi materialmente non ha nulla, neanche un vestito col quale coprirsi.

Sopportare pazientemente le persone moleste

Questa credo che sia la più difficile e meritoria, rispetto a tutte le opere di misericordia. E’ quella che ci mette maggiormente alla prova.
Bisogna esercitarsi a creare ponti e non muri, ponti che siano in grado di farci attraversare e arrivare verso il cuore dell’altro senza alzare muri di divisione.

Perdonare le offese

Anche quest’opera di misericordia è meritoria per chi riesce a metterla in pratica! Per esempio fare visita ai carcerati, sapendo che sono anime che si ritrovano dietro alle sbarre a causa di colpe commesse (più o meno gravi) ci aiuta a vedere nell’altro, un fratello da perdonare e non da condannare. Il perdono sana molte ferite dell’anima.

Assistere gli ammalati e consolare gli afflitti

Visitare gli ammalati negli ospedali soprattutto nel periodo quaresimale, ci rende più vicini alle sofferenze di Gesù, fare una carezza ad un malato o dirgli una parola di incoraggiamento … possono essere gesti, davvero curativi che possono donargli consolazioni per le afflizioni fisiche ma anche morali.

Pregare Dio per i vivi e per i morti

Pregare non soltanto per i vivi ma anche per i morti oltre ad essere un opera di misericordia è anche un dovere di ogni cristiano. Non bisogna fra l’altro, omettere o ignorare la realtà della morte, è una fase di passaggio che fa parte del ciclo della vita e l’unione tra le anime nella terra con quelle nel cielo non fa altro che rendere un tutt’uno queste due dimensioni distinte tra loro ma reali. (Rita Sberna)

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