jueves, 25 de abril de 2024
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I consigli di Don Bosco su come educare i figli

Redazione (Lunedì, 08-04-2019, Gaudium Press) Al giorno d’oggi non è facile per un genitore o un’insegnate, educare un bambino. La società presenta molte minacce, sfide da superare, esigenze materiali che si tramutano nel superfluo dei veri bisogni reali … forse ai tempi di Don Bosco era più facile o forse no … fatto sta, che San Giovanni Bosco, ha espletato dei consigli che ancora oggi rimangono sempre attuali.

Don Bosco (come voleva essere chiamato lui) ha trascorso un’intera vita con i giovani, li accoglieva per le strade, li educava, li istruiva e li confortava. Dava loro, un’istruzione e una dignità all’interno del contesto sociale in cui vivevano. Quindi chi meglio di Don Bosco, può aiutare un’insegnante o un genitore nell’educazione della prole?

Nelle sue lettere agli insegnanti, Giovanni Bosco delineava un dettagliato «Sistema Preventivo» di educazione che mirava a disporre «i ragazzi a obbedire non per paura o obbligo, ma in virtù della persuasione. In questo sistema ogni forma di forza dev’essere esclusa, e al suo posto la principale molla d’azione dev’essere la carità».

Tra i consigli di San Giovanni Bosco, riportiamo i seguenti:

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Cuarto donde murió Don Bosco, Turín, Italia

La punizione dovrebbe essere l’ultima ratio

Senza dubbio è molto più facile perdere la pazienza anziché controllarla, minacciare un ragazzo anziché persuaderlo. E’ più facile punire un ragazzo che affrontarlo con gentilezza ma San Paolo ci ricorda che dobbiamo sopportare a volte, con pazienza ammirevole soprattutto quando si ha a che fare con i giovani.

L’educatore deve lasciarsi amare dagli allievi, se vuole anche farsi temere

L’educatore deve lasciarsi amare per poi essere temuto dai suoi allievi, deve essere in grado di fare capire loro, che agisce per il loro benessere spirituale e temporale. Il suo interesse è rivolto esclusivamente alla crescita dei ragazzi e alla loro maturazione.

Correzioni e castighi mai in pubblico

Bisogna correggere con pazienza e carità, in privato mai in pubblico. L’eccezione pubblica avviene solo quando bisogna evitare uno scandalo che coinvolge anche l’incolumità degli altri.

Non permettere che la rabbia offuschi il nostro volto

A volte può capitare che la rabbia voglia prenderci di sorpresa ma noi dobbiamo cercare di contenerla e smorzarla con tanta pazienza e spirito di carità. L’autocontrollo deve regnare su tutto il nostro essere – mente, cuore e labbra.

Quando qualcuno sbaglia, bisogna amarlo di più ed in certi momenti, sarebbe opportuno fare un’umile preghiera a Dio, per chiedere a Lui la forza.

I ragazzi traggono profitto dalla pazienza e dall’amore, non sicuramente dall’impazienza e dalle punizioni. (Rita Sberna)

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