miércoles, 04 de diciembre de 2024
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A Padova, il nuovo economo della diocesi è una donna

Padova (Giovedì, 28-03-2019, Gaudium Press) Come dice mons. Claudio Cipolla, questo è un bel segnale per la diocesi di Padova, si chiama Vanna Ceretta, ha 56 anni ed è mamma di tre figli, è stata scelta da monsignor Claudio Cipolla per ricoprire il ruolo di economo per la diocesi di Padova, ruolo che solitamente viene assegnato o ad un diacono o a un presbitero.

Vanna è il nuovo Economo e direttore dell’ufficio amministrativo della diocesi di Padova. C’è chi parla già di una «svolta in rosa». A dare quest’annuncio è stato lo stesso vescovo Cipolla il quale ha dichiarato: «Sono particolarmente contento di questa nomina perché valorizza capacità, competenze, esperienza e spirito ecclesiale di una persona che ha lavorato per molto tempo in vari ambiti della nostra Diocesi in modo costruttivo. In questi anni ho potuto conoscere personalmente la sua disponibilità verso una missione che le è affidata dalla Chiesa e che lei ha accolto con generosità per poter contribuire alla vita e alla missione stessa della Chiesa di cui lei si sente figlia».

Ceretta ha ringraziato il Vescovo per questa nomina e questa scelta in rosa ma ha preferito non aggiungere altro, in quanto è molto presa dagli impegni.

Vanna Ceretta anche se non è laureata in Economia è un viso molto familiare per la diocesi di Padova, in quanto ha maturato varie esperienze all’interno della diocesi di Padova.

Per ben 18 anni ha lavorato presso l’Ufficio missionario come coordinatrice, nel 2014 si è avvicinata alla gestione delle casse vescovili, prima come coordinatrice dell’Ufficio amministrativo e dell’economato e poi dal 2016 come responsabile amministrativo.

Adesso con questo nuovo incarico diocesano, spetta a lei decidere sulla gestione dei beni ecclesiastici, deve vigilare sull’amministrazione dei beni degli altri enti ecclesiali e provvedere alle spese disposte dal vescovo.

Il Vescovo pare essere soddisfatto della scelta «Questa nomina», ha detto monsignor Cipolla, «rappresenta una doppia bella novità per la nostra Chiesa: è una laica ed è una donna, per un ruolo che tradizionalmente viene ricoperto da un presbitero o da un diacono, ed è un bel segnale per la nostra Chiesa».

Chissà che non sia l’inizio di un cambiamento nelle diocesi italiane, che non sia la prima donna che precederà altre nomine in rosa, d’altronde anche il Papa, spesso, durante alcune sue udienze ha affrontato la questione che riguarda il ruolo della donna all’interno della Chiesa. Intanto facciamo i migliori auguri a questa mamma per questa sua nuova missione. (Rita Sberna)

 

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