Roma (Martedì, 02-07-2019, Gaudium Press) Il servizio diocesano organizza dei campi estivi per gli adolescenti, in particolare per i ragazzi di II e III media. E’ un servizio che vuole aiutare tutte quelle parrocchie che da sole non riuscirebbero ad organizzare un campo estivo, ma non solo, è anche rivolto ai gruppi per i quali si ritiene opportuno fare un’esperienza inter-parrocchiale.
Non è solo un servizio di divertimento e socializzazione ma è anche formazione e lavoro in equipe che viene offerta ai ragazzi che fanno gli animatori.
Il campo inizierà l’8 luglio e si concluderà il 12 luglio. Il tutto si svolgerà presso Valfabbrica (PG) nel Casale Palombaro nella modalità dell’autogestione.
La struttura è collocata in mezzo alla natura, con ampi prati, due laghetti e un grande spazio per i giochi.
La quota del campo è di 150 euro che prevede il viaggio di andata e ritorno, il vitto e l’alloggio, le spese per il materiale e le escursioni, l’assicurazione. Le iscrizioni saranno accolte fino ad esaurimento posti.
Il saldo dovrà essere effettuato entro il 2 luglio. Sul sito della pastorale giovanile (www.pastoralegiovanileroma.it) è possibile scaricare le schede d’iscrizione, sia per i ragazzi singoli e compilata dai genitori, sia per i gruppi parrocchiali.
Saranno accolte solo le iscrizioni dei ragazzi/e presentati dai vicari parrocchiali o dai parroci.
L’attività dei campi estivi mira a dare ai ragazzi un’opportunità di socializzazione, autogestione, evangelizzazione e inoltre è un’opportunità per sperimentare il lavoro in equipe, confrontandosi con altri ragazzi coetanei.
Questo è anche l’obiettivo della Pastorale giovanile ovvero quello di prendersi cura degli adolescenti che hanno già ricevuto il sacramento della Cresima, dando loro un «continuativo» che li possa far rimanere in un contesto parrocchiale.
Una comunità ha bisogno della presenza dei giovani e dei ragazzi, in merito alla pastorale giovanile ecco le parole della CEI: «La disponibilità da sola non basta, è necessaria anche la competenza che si realizza attraverso un attento cammino di formazione pensato e progettato insieme nei luoghi e nelle forme più appropriate. Al di sopra del fare e dell’organizzare dovrà essere sempre salvaguardata la relazione, la condivisione dei programmi, la comunione d’intenti, considerando i ragazzi mai come «utenti» ma sempre come figli di Dio, protagonisti della loro crescita» (CEI, Il laboratorio dei talenti, n. 23).
Le richieste di partecipazione al campo sono tante per cui la Pastorale giovanile consiglia ai genitori e alle parrocchie di affrettarsi per effettuare le iscrizioni attraverso il sito. (Rita Sberna)
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