jueves, 28 de marzo de 2024
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La basilica di San Sisto Vecchio è stata riaperta al pubblico

Redazione (Lunedì, 23-12-2019, Gaudium Press) De Donatis nel corso dell’omelia della festa di Ognissanti ha detto: «Dopo tanti anni di cantiere e di lavori si riapre la chiesa di San Sisto Vecchio, rinnovata ancora una volta, come già accaduto lungo i secoli, per essere luogo santo dedicato al Signore». La basilica è stata riaperta la pubblico dopo ben 7 lunghi anni di restauri.

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«Questo luogo – dice De Donatis, al cui interno si conservano tanta storia e fede, è una delle culle del grande Ordine domenicano che con il suo carisma ha operato e continua ad operare tanto bene nella Chiesa», il porporato ha ricordato in particolare il servizio svolto dalla congregazione delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto «che ancora oggi abitano qui, dove si impegnano nella loro scuola a formare le giovani generazioni alla cultura e alla fede, mostrando in questo modo un grande amore per la verità rivelata».

Nel 1893 madre Maria Antonia Lalia fondò la congregazione domenicana nel complesso monumentale di San Sisto, affidatole dai frati predicatori irlandesi di San Clemente.

La basilica è stata edificata nel V secolo, dapprima ricostruita da Innocenzo III affidata poi nel 1219 da Onorio III a San Domenico, il quale fondò il primo ordine monastico di clausura di Roma; venne ancora una volta restaurata nel Rinascimento e ristrutturata nel 700 da Benedetto XIII.

Suor Maria Silvia Agnoletto, priora generale della congregazione al termine della messa ha raccontato: «La struttura subì il logorio causato dall’umidità e dalla insalubrità della zona che si rivelava senza dubbio archeologicamente ricca ma poco abitabile. Ciò spiega i ripetuti abbandoni, i deperimenti e i suoi successivi rifacimenti».

L’edificio è stato nuovamente chiuso nell’ottobre 2012, per via di importanti lavori di rifacimento del tetto, in quanto era stato giudicato pericolante.

Suor Maria Silvia prosegue dicendo: «Ciò che oggi possiamo ammirare è frutto di un percorso in cui sono state investite energie e risorse da parte della congregazione, impegnata a preservare da sempre la struttura. «Questa opera collega bene il nostro passato nel nostro presente e ci proietta verso il futuro. Oggi infatti viene rimessa a nuovo una parte della storia di tutte noi».

La basilica di San Sisto Vecchio si trova a Roma presso via Druso, nel rione Celio.

La basilica è dedicata a San Sisto definito da San Cipriano «sacerdote buono e pacifico» che fu arrestato durante la persecuzione di Valeriano. Nella basilica si possono vedere le reliquie di Papa Sisto II, il museo in onore della Madre fondatrice Antonia Lalia e i nuovi reperti archeologici in fase di scavo presenti nel chiostro principale. (Rita Sberna)

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