Redazione (Giovedì, 12-03-2020, Gaudium Press) Si chiamano Angela e Aurora Orunesu, due gocce d’acqua, gemelle che hanno sposato la vocazione a diventare suore nella congregazione di Gesù Crocifisso, Angela è entrata per prima e sei anni dopo anche Aurora.
Ecco ciò che ha raccontato Suor Aurora all’Unione Sarda: «Siamo accomunate dallo stesso ideale, mettiamola così. Ed è bellissimo». Il giornalista le chiede: Già, però tra sorelle, può accadere che rispondere alla chiamata del Signore possa essere anche una questione di emulazione? Suor Aurora sorride. Uno dei suoi doni dev’essere la pazienza. «Mia sorella – racconta – a 16 anni aveva già la vocazione. Io, dal canto mio, non solo non la sentivo, ma non me ne facevo una ragione e le chiedevo continuamente: perché?».
Suor Angela continua il racconto: «Quando io sentivo la vocazione, lei non capiva. L’emulazione? Era un rischio da mettere in conto, anche perché tra noi c’era molto affiatamento e se ho trasmesso entusiasmo ci sta, no? Ma il Signore fa la sua parte: la chiamata è sempre singola».
L’arrivo della vocazione
Le origini delle ragazze sono nuoresi, la madre era di Borore e il padre di Bitti. Hanno un fratello e sono cresciute alla Maddalena fino ai 18 anni, dove il papà che era militare della Marina si era trasferito con tutta la famiglia. «Poi, quando babbo è andato in pensione, siamo andati ad abitare a Stintino» – raccontano le sorelle.
Una famiglia e due ragazze come tante altre, che andavano a scuola, uscivano con gli amici e frequentavano la parrocchia, finchè qualcosa inizia a cambiare in Angela che a settembre 2002, poco più che diciottenne, entra nella Casa Madre delle Figlie di Gesù Crocifisso, a Tempio per il periodo di postulato, poi il noviziato fino ad arrivare alla professione perpetua.
«Mia sorella – racconta suor Aurora – sentiva la vocazione fin da ragazzina e io non capivo. Sì, insomma, facevo la catechista, ma non ero attiva più di tanto in parrocchia. Andavo all’Università, d’estate facevo la stagione come lavapiatti per non pesare troppo sulla famiglia, uscivo con le mie amiche».
Racconta Suor Aurora: «Ero una romanticona e mi piacevano molto i film d’amore, perciò mai e poi mai avrei baciato un ragazzo se non fossi stata innamoratissima. Per cui, non ho mai avuto un fidanzato». Il grande amore è Gesù. «Per me è come innamorarsi e Lui, in un periodo particolare della mia vita, da amico è diventato il mio amore. Sentivo di voler essere sua». Nel 2008 ha bussato alla casa madre di Tempio, sei anni dopo Angela e dopo la laurea in scienze dell’educazione. «L’esempio di mia sorella mi ha aiutato tantissimo – racconta suor Aurora -, ma è vero che ciascuno di noi percorre il proprio cammino». Dopo due anni è cominciato il noviziato e il 21 ottobre 2012 ha fatto la professione semplice, il primo passo verso la consacrazione solenne arrivata nel 2017 in cattedrale a Tempio. Anche Aurora, come Angela, è entrata nella congregazione delle Figlie di Gesù Crocifisso fondata nel 1925 da padre Salvatore Vico, vite consacrate per la santità dei sacerdoti, l’evangelizzazione e la carità. «Curiamo la mensa dei poveri, la casa per disabili e la comunità per anziani».
Oggi le due sorelle hanno una vita molto attiva e piena di preghiera e servizio: suor Aurora abita nella Casa Madre di Tempio e segue i bambini dell’asilo. Suor Angela sta nella comunità di Olbia ed insegna religione in una scuola statale. (Rita Sberna)
Deje su Comentario