miércoles, 24 de abril de 2024
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Ecco perché San Raffaele è il protettore del matrimonio

Redazione (Giovedì, 30-01-2020, Gaudium Press) «Il sacramento più antico» così venne definito il matrimonio in una delle catechesi, da Giovanni Paolo II, ciò significa che già prima dell’incarnazione ma in previsione della venuta di Cristo, il matrimonio per gli esseri umani è stato un «luogo» mediante il quale, l’amore di Dio si è rivelato al mondo.

Il matrimonio è l’amore di Dio tra un uomo e una donna, a tutelare questo sacramento è stato da sempre l’Arcangelo Raffaele.

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Un sacerdote francese dell’ottocento affermava: «Noi invochiamo l’Arcangelo Raffaele come patrono dei matrimoni felici e santi […]. Infatti, la santità di questa unione completa dell’uomo e della donna, nel matrimonio attiene alla qualità, all’integrità, all’ordine stesso dell’amore. Quelli che si amano non si uniranno affatto per godere isolatamene l’uno dell’altro, ma per darsi l’uno all’atro, sostenendosi vicendevolmente in maniera disinteressata. Allora anche il piacere fisico che ne proveranno sarà come il completamento della festa che accompagna la loro tenerezza. Una tenerezza offerta nella delicatezza del cuore. Ed è così, che, su consiglio dell’angelo, Tobia e Sara decisero di dare la precedenza, per tre giorni, alla tenerezza sul solo piacere». (Abbé J. Trinceau, Fondatore dell’Arciconfraternita di San Raffaele, in Rivista dell’Angelo Custode 1892, p. 9).

Raphael in ebraico vuol dire «Dio ha guarito» infatti l’Arcangelo Raffaele è uno strumento nelle mani di Dio che guarisce ogni sorta di male spirituale e fisico. Lo abbiamo visto nella storia riportata nella Sacra Bibbia tra Tobia e Sara, l’Arcangelo guarisce i loro mali e li conduce all’altare.

Preghiera di guarigione all’Arcangelo San Raffaele

O buon San Raffaele Arcangelo, guida spirituale, ti invoco come patrono di coloro che sono afflitti dalla malattia o da un dolore corporeo.

Tu hai fatto preparare il rimedio che guarì la cecità dell’anziano Tobit, e il tuo nome significa «Il Signore guarisce».

Mi rivolgo a te, implorando il tuo ausilio divino nella mia necessità attuale (mezionare la richiesta).

Se è la volontà di Dio, degnati di guarire la mia malattia, o almeno concedimi la grazia e la forza di cui ho bisogno per poterla sopportare con pazienza, offrendola per il perdono dei miei peccati e per la salvezza della mia anima.

Insegnami a unire le mie sofferenze a quelle di Gesù e di Maria e a cercare la grazia di Dio nella preghiera e nella comunione.
Desidero imitarti nel tuo affanno di compiere la volontà di Dio in tutti i casi.

Come il giovane Tobia, io ti scelgo come compagno nel mio viaggio in questa valle di lacrime. Desidero seguire la tua ispirazione in ogni passo del cammino, per poter arrivare alla fine del mio viaggio sotto la tua costante protezione e nella grazia di Dio.

O Arcangelo San Raffaele benedetto, che ti sei rivelato come l’assistente divino del Trono di Dio, vieni nella mia vita e assistimi in questo momento di prova.

Concedimi la grazia e la benedizione di Dio e il favore che ti chiedo per la tua potente intercessione.

O gran Medico di Dio, degnati di curarmi come hai fatto con Tobia, se è la volontà del Creatore.

San Raffaele, risorsa di Dio, angelo della salute, medicina di Dio, prega per me. Amen.
(Rita Sberna)

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